07 Lug Un processo per ottenere energia pulita dalla CO2
Un nuovo metodo biotecnologico per la cattura dell’anidride carbonica e la sintesi di idrogeno mediante la fermentazione di materiali organici anche di scarto, che potrebbe avere in futuro un utilizzo industriale per la produzione di energie rinnovabili ed ecosostenibili, è stato ideato e brevettato da un team diretto da Angelo Fontana, presso i laboratori di ricerca dell’Istituto di chimica biomolecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Icb-Cnr) di Pozzuoli. Lo studio è apparso su International Journal of Hydrogen Energy ed è in via di pubblicazione su ChemSunChem. Il metodo è chiamato Clf, Capnophilic Lactic Fermentation, e si avvale di un batterio estremofilo (cioè che vive e prolifera in condizioni ambientali estreme), la Thermotoga neapolitana, che cresce a 80 gradi nelle solfatare marine a largo del litorale Flegreo. Le cellule della Thermotoga si comportano da micro reattori in grado di produrre idrogeno da fermentazione di substrati organici, inclusi materiale di scarto dell’industria agro-alimentare, permettendone la trasformazione in energia pulita. Un meccanismo quindi assolutamente nuovo, che consente di avere simultaneamente tre vantaggi: la produzione di energia pulita, la cattura dell’anidride carbonica e il recupero di materiali di scarto. I risultati del lavoro dell’equipe scientifica aprono ora la possibilità dell’applicazione industriale, considerando che, per la sola produzione di acido lattico, esiste un mercato mondiale stimato, nel 2010, in circa 1.200 milioni di dollari. Come sostengono i ricercatori del team, la produzione biologica di idrogeno mediante fermentazione batterica di substrati organici, inclusi i materiali di scarto, è una tematica scientifica caldissima e di grande prospettiva per la produzione di energia da fonti rinnovabili.