27 Apr La sostenibilità delle città italiane è in ritardo
Resilienti, attrattive e competitive: sono le realtà che hanno deciso di essere sostenibili. Intere città, piccole comunità oppure singoli cittadini scelgono oggi la qualità di uno stile di vita più consapevole e responsabile, anche in tema di mobilità. I dati indicano che, in tema di sostenibilità, il panorama italiano è ancora in ritardo rispetto alle principali città europee e mondiali (Dati Smart City Index2016). Anche se, finalmente, i comuni capoluogo cominciano a migliorare il loro grado di innovazione grazie ad iniziative ad hoc in tema di trasporto locale e sensibilizzazione della cittadinanza. Mobilità 100% sostenibile? È un obiettivo realizzabile, in Italia e nel Mondo” conferma Alberto Colorni, professore del Politecnico di Milano e presidente del Consorzio universitario Poliedra che si occupa di valutazione ambientale e mobilità sostenibile. “Sono necessari interventi coordinati e continui, non più soltanto azioni spot, “di rottura”. Il cambiamento deve essere, prima di tutto, culturale: ognuno di noi deve convincersi che non possiamo più consumare come abbiamo fatto fino ad oggi, bisogna ottimizzare, risparmiare e tutelare le risorse a disposizione per noi e soprattutto per le generazioni future. In questo senso, il ruolo dell’Europa, dell’Italia e dei nostri enti locali è decisivo per sensibilizzare le persone verso comportamenti più virtuosi. Tuttavia, è anche il mercato a dover agire efficacemente. In questo momento la situazione è particolarmente favorevole al cambiamento: la tecnologia permette la produzione di veicoli elettrici, sostenibili quasi al 100% solo se alimentate da fonti energetiche pulite, l’economia può fornire infrastrutture che agevolino questa transizione, la società può sviluppare progetti d’innovazione sociale come la sharing mobility, ma non solo”. In Italia, il 70% dei comuni capoluogo offre un servizio di sharing mobility: bici, e-bike e automobili sono a disposizione dei cittadini che desiderano promuovere la sostenibilità della propria città. “La mobilità ciclabile si sta diffondendo, almeno nelle città, creando un mondo del tutto nuovo” afferma Roberto Nocerino, ricercatore Poliedra. “Necessita di motivazione personale, ma anche di percorsi ciclabili collegati tra loro in una rete urbana, di parcheggi sicuri per favorire l’intermodalità e, nel caso delle biciclette a pedalata assistita, soprattutto parlando di cargo-bike per la logistica, di un miglioramento tecnologico nell’autonomia delle batterie. Insomma, i comportamenti virtuosi possono essere possibili ma hanno bisogno di infrastrutture dedicate e di miglioramenti tecnologici. Insieme si può fare”La mobiltà elettrica è vista coem un nuovo modo di vivere la città. È la possibilità concreta di contribuire, giorno per giorno, alla sostenibilità in Italia, in Europa e nel mondo.