10 Nov Alla scoperta della sostenibilità
Fare scelte sostenibili significa porsi qualche domanda in più, anche nell’ambito dell’arredo. Non è più sufficiente sapere con quali materiali sono realizzati i mobili; serve conoscerne la provenienza, la lavorazione, la possibilità di riciclarli. Un modo per dare loro un’anima e una storia, che da oggetti di consumo li trasforma in beni durevoli ed ecologicamente corretti. Il legno, ad esempio, materia principe per l’arredo: non tutti i legni sono uguali, e non è legno tutto quel che appare. Alcuni masselli, infatti, provengono da riforestazione (per ogni albero tagliato ne vengono piantati altri sette), mentre il multistrato in pioppo deriva da piantagioni italiane ecosostenibili; per i trattamenti di finitura si impiegano oli e cere naturali. Sono nate, inoltre, collezioni in cedro del Libano, legno naturalmente profumato, che comprende sedute e poltrone ricavate da un unico blocco. Legno e carta sono materie sorelle, e simili sono anche le regole per la produzione sostenibile. A dimostrazione di quanto la sensibilità verso questo aspetto sia in crescita, anche Ikea ha varato una collezione interamente in materiali naturali: si tratta di Sinnerlig, firmata dalla designer britannica Ilse Crawford. La scelta di Ikea con Sinnerlig (nei negozi da ottobre) va, infatti, verso la qualità del design e dei materiali: i tavoli, gli sgabelli, i divani le panche, i lampadari, i complementi per la tavola e i tappeti di cui è composta sono in legno massello di acacia, bambù, piante erbacee, cotone, vetro. Una peculiarità della collezione è l’uso del sughero per i piani dei tavoli e le sedute degli sgabelli: un materiale derivato dalla corteccia della quercia da sughero senza danneggiare la pianta, che non ha scarti e presenta alte proprietà di resistenza, insonorizzanti e isolanti, oltre ad essere impermeabile e facile da pulire.
Fonte: Il Sole 24 Ore