17 Dic Allarme su ‘end of waste’, proteste per emendamento a Manovra
Un emendamento, dedicato alle norme sul fine vita dei rifiuti (il cosidetto ‘End of waste’), al decreto Semplificazioni bloccherebbe l’economia circolare e rischierebbe di aumentare il flusso in discarica o negli inceneritori.
Il primo allarme arriva dalla deputata di LeU Rossella Muroni a proposito dell’atteso provvedimento per definire cosa diventa rifiuto alla fine del ciclo di vita di un prodotto e cosa invece può essere recuperato dall’industria del riciclo. Nell’emendamento presentato in commissione Industria al Senato – spiega Muroni – si accoppiano cicli produttivi e materiali facendo riferimento a una norma di 20 anni fa, spazzando via in pratica tutta la tecnologia e l’innovazione della filiera; ed è così che per esempio si fa riferimento a come recuperare l’argento dalle pellicole fotografiche”. Inoltre, “le aziende in attesa di vedere rinnovata la loro autorizzazione – continua Muroni – dovrebbero attendere le Linee guida del ministero dell’Ambiente che dovrebbero essere emanate in nove mesi; un tempo biblico per gli imprenditori mentre l’economia circolare rischia di continuare a rimanere soltanto uno slogan”.
Dello stesso tenore la posizione di Legambiente. “L’emendamento ‘End of waste’ così come è scritto è controproducente. Invece di incentivare il riciclo rischia di aumentare il flusso in discarica o negli inceneritori”. L’emendamento – dichiara il presidente di Legambiente Stefano Ciafani – “anche se da una parte fa salve le autorizzazioni già rilasciate in base al vecchio decreto ministeriale del 5 febbraio 1998 sul recupero rifiuti, non tiene però conto dell’innovazione tecnologica sul riciclo che è maturata negli ultimi 20 anni e che non verrebbe agevolata con la norma in via di approvazione. Se l’emendamento venisse approvato così come è stato scritto – osserva Ciafani – non risolverebbe il problema del blocco delle autorizzazioni degli impianti di riciclo con il rischio di aumentare i flussi a incenerimento e nelle discariche, invece, che indirizzarli a recupero di materia”. Per questo, aggiunge il presidente di Legambiente, “chiediamo al ministro Costa di intervenire affinché si riprenda in considerazione la versione che era stata prevista nel decreto Semplificazioni da cui è stata tolta. In Italia l’economia circolare è già una realtà in diversi territori, ma per farla decollare occorre rimuovere gli ostacoli non tecnologici che potrebbero ulteriormente moltiplicarsi se venisse approvato questo emendamento senza ulteriori modifiche”.
Fonte: Ansa.it