10 Feb Carburante di nuova energia
Scienziati australiani hanno sviluppato un metodo semplice e a basso costo – dall’olio di semi di soia – per produrre il prezioso grafene, costituito da uno strato di atomi di carbonio di spessore equivalente alle dimensioni di un solo atomo, che ha la resistenza meccanica del diamante e la flessibilità della plastica e che conduce l’elettricità meglio del rame. E’ considerato uno dei nuovi materiali con le più interessanti possibilità d’impiego a livello globale: per le sue eccezionali qualità ha il potenziale di essere impiegato in ogni genere di campi, dall’elettronica ai congegni biomedici, dai pannelli solari alla filtrazione dell’acqua. La tecnologia sviluppata dai fisici guidati da Zhao Jun Han dell’Ente nazionale di ricerca Csiro, descritta su Nature Communications, impiega olio di semi di soia in condizioni ambientali normali. L’olio è riscaldato per circa 30 minuti finché non si disgrega in unità di carbonio essenziali per la sintesi del materiale e poi rapidamente raffreddato su fogli da nichelio. Le tecniche di produzione correnti comportano l’uso di intenso calore sotto vuoto, di costosi ingredienti come metalli di alta purezza e di gas compressi esplosivi. “Fino a oggi, l’alto costo di produzione del grafene è stato il principale ostacolo alla sua commercializzazione”, scrive Zhao Jun Han. La nuova tecnologia “potrà ridurre il costo di produzione e ampliare il suo uso in nuove applicazioni”. Tra le caratteristiche del grafene, l’alta resistenza meccanica abbinata a una grande flessibilità: due qualità che si ritiene potrebbero renderlo protagonista nella produzione di batterie, cavi, schermi e auricolari, ma anche sensori fotografici, generatori elettrici, pannelli solari e vernici, aggiunge.