26 Mag Energia Blu
Il mare della Sardegna può essere il giacimento di energia green più grande del Mediterraneo, con una produzione potenziale fino a 13 kW per metro di costa, valore molto simile agli Stati Ue più all’avanguardia nello sviluppo di questa fonte rinnovabile come la Danimarca. È quanto emerge da un’analisi dell’Enea (Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile) e diffusa online su Eneainform@, secondo cui la produzione maggiore di energia potrebbe avvenire nell’area sud-ovest e nord-occidentale, nei pressi di Alghero.Secondo le elaborazioni, “il maggiore potenziale energetico del mare della Sardegna occidentale è il doppio rispetto a quello del Canale di Sicilia (7 kW/m), oltre tre volte superiore ai 4 kW per metro di costa del basso Tirreno, più che quadruplo di quello di Ionio e Medio Tirreno (3 kW/m) e di circa 6 volte quello del Mar Ligure (2,5Kw/m) e dell’Adriatico (2 kW/m in media).
“Un mini parco marino da 3 MW, realizzato con gli attuali dispositivi offshore al largo di Alghero potrebbe produrre oltre 9,3 GWh/anno, riuscendo a soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di oltre duemila famiglie”, spiega il ricercatore Enea Gianmaria Sannino, responsabile del Laboratorio Modellistica climatica e impatti che ha curato lo studio.”Attualmente la produzione di energia dalle onde soddisfa lo 0,02% della domanda energetica in Europa – aggiunge – ma se, come previsto, si arrivasse a coprire il 10% del fabbisogno energetico europeo entro il 2050 con lo sfruttamento combinato anche delle maree, sarebbe possibile produrre energia per due intere nazioni come Francia e Grecia, oppure sostituire 90 centrali elettriche a carbone, ossia un terzo degli impianti europei attualmente in funzione. Si ridurrebbe in modo significativo la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili.
Fonte: Ansa