05 Dic Guterres a Cop24: ‘Clima è questione di vita o di morte’
“Quella del clima è già oggi una questione di vita o morte” per diverse le regioni e paesi del mondo. È quello che ha affermato Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni unite, in un drammatico appello rivolto nel discorso di apertura della Conferenza climatica COP24, oggi a Katowice, nel sud della Polonia. Secondo Guterres, i paesi del mondo non stanno reagendo in modo sufficiente e abbastanza tempestivo per frenare i cambiamenti climatici, che già adesso provocano drammi umanitari. “Abbiamo veramente un grosso problema”, ha ribadito il segretario, sollecitando i membri della conferenza a condividere la responsabilità per realizzare gli Accordi di Parigi “per cambiare il mondo in meglio”.
Per il presidente polacco Andrzej Duda, che insieme con Guterres ha aperto i lavori della conferenza, la responsabile politica sul clima deve essere basata sullo sviluppo equilibrato fra natura e tecnologia nonché il rispetto della dignità umana. Nella cerimonia di apertura della COP24, che durerà fino a 14 dicembre prossimo, sono presenti circa 60 delegazioni internazionali, e i capi di Stato di Bulgaria, Svizzera, Slovenia, Montenegro, Macedonia,Fiji, Nepal.
Iss, solo 2 generazioni per salvare il pianeta. “Due generazioni, ovvero 20 anni, per salvare il pianeta dai cambiamenti climatici e dagli effetti devastanti che questi avranno sulla salute dell’uomo e dei territori”. A lanciare l’allarme è il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi: “E’ questo il tempo che ci rimane per mettere in atto misure concrete. Fra 20 anni potrebbe già essere troppo tardi. Già oggi le morti in Europa legate ai cambiamenti climatici sono migliaia l’anno, ma saranno milioni nel prossimo futuro se non si agisce subito”.
Costa, alzeremo le ambizioni dell’Italia. “Sono a Katowice, in Polonia, per la giornata inaugurale di Cop24. Lo stato di salute del Pianeta ci impone il massimo sforzo e anche di fare presto. Faremo di tutto per innalzare l’ambizione dell’Italia e per trainare gli altri Paesi”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa in un tweet in occasione dell’apertura ufficiale della Conferenza mondiale dell’Onu sul clima Cop24, in Polonia.
Schwarznegger, sensibilizzare leader locali su ambiente. “Nella difesa dell’ambiente dovete puntare di più sui leader locali e non solo sui governi”. Lo ha detto oggi Arnold Schwarzenegger, ex governatore della California, presente oggi alla cerimonia di apertura della Conferenza climatica COP24, a Katowice. Il popolare attore, rammaricato che il governo degli Stati Uniti abbia voltato le spalle ai Accordi di Parigi, ha sottolineato che questi vengono di fatto implementati dai leader dell’amministrazione americana, dal momento che il 70% dell’emissione di CO2 è controllata da che governi locali e delle città. “L’America non vuol dire un solo leader bensì una moltitudine di leader locali che lavorano sodo per migliorare la qualità dell’aria”, ha detto. Schwarzenegger che per suo saluto alla conferenza ha sfruttato in parte il tempo che era previsto per il discorso del presidente dell’Austria, ha sollecitato l’Onu a dedicare più attenzione “affinché i leader locali diventino globali”.
Cardinale Parolin, è questione morale ed etica. “I cambiamenti climatici sono anche una questione morale e non solo tecnica”: lo ha detto oggi a Katowice il cardinale Segretario di stato del Vaticano, Pietro Parolin, inviato del papa Francesco alla conferenza COP24. Per la Sede Apostolica il programma della lotta contro il suriscaldamento globale deve avere “fondamenta etiche” e realizzare tre scopi: ribadire e rispettare la dignità umana, diminuire ed eliminare la povertà e attenuare i cambiamenti climatici in modo responsabile. “Per far sì che i problemi del clima diventino etici – secondo Parolin – è necessario che oltre gli Stati “anche altri attori offrano un loro impatto”. “Non abbiamo alternative; dobbiamo impegnarci per poter lavorare a favore di costruzione di una casa comune”, ha concluso il cardinale.
Banca mondiale, 200 miliardi per quinquennio 2021-25. La Banca Mondiale ha annunciato investimenti per 200 miliardi di dollari nel quinquennio 2021-2025 destinati a sostenere l’adattamento al cambiamento climatico e la riduzione delle emissioni. La cifra raddoppia l’investimento quinquennale stabilito dopo la firma dell’accordo di Parigi sul clima, nel 2015. L’annuncio, che arriva in concomitanza con l’apertura della Cop24 a Katowice (Polonia), si rivolge in prima battuta ai Paesi più poveri e più esposti alle conseguenze del riscaldamento globale. “Il cambiamento climatico è una minaccia esistenziale per i più poveri e vulnerabili del mondo. Questi nuovi target dimostrano quanto seriamente stiamo prendendo il problema, investendo e mobilitando 200 miliardi in cinque anni per combattere il climate change”, ha detto il presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim. “Ci stiamo spingendo a fare di più e ad andare più velocemente sul clima, e chiediamo alla comunità globale di fare lo stesso”, ha aggiunto. “Si tratta di incaricare i Paesi e le comunità per costruire un futuro più sicuro e più resiliente al cambiamento climatico”.
Fonte: Ansa.it