20 Lug Istat, città italiane più calde di un grado dopo il 2000
La temperatura media annua nelle città capoluogo di Regione in Italia nel periodo 2002-2016 è di 15,5 gradi, in aumento di un grado rispetto agli anni 1971-2000. Lo rende noto l’Istat in un comunicato. Nel periodo 2002-2016 sono in media 110 i giorni estivi e 45 le notti tropicali, rispettivamente 17 e 14 in più in confronto alla media climatologica. In aumento dal 2000 anche l’indice di durata dei periodi di caldo (onde di calore), mentre parallelamente si riduce il numero di giorni di gelo (tre in meno), di notti fredde (nove in meno) e di giorni freddi (undici in meno). La precipitazione totale media annua, nel periodo 2002-2016, è stata pari a 778 millimetri, l’1,6% in più rispetto al valore climatico 1971-2000 (765,8 millimetri). Genova, seconda città per precipitazione totale media nel periodo osservato, segna l’anomalia negativa più alta (-206,2 millimetri), mentre Palermo (+166,8) e Campobasso (+162,1) registrano le anomalie positive maggiori. L’Istat rileva inoltre come i giorni piovosi siano in media 82, in linea con il valore climatico 1971-2000. Le anomalie oscillano tra gli otto giorni in più di Palermo e i cinque in meno di Venezia. Anche i giorni di precipitazione superiore a 20 millimetri non registrano particolari variazioni e si attestano in media sui dieci giorni l’anno. Negli ultimi quindici anni, il 24,7% della precipitazione totale media annua ricade nei giorni molto piovosi, con un valore medio pari a 192 millimetri. Gli ultimi tre anni in particolare si sono rivelati molto caldi, a causa dei continui aumenti della temperatura media rispetto al valore climatico. Il 2015, insieme al 2014, si presentano come gli anni con la temperatura media più elevata dell’intera serie temporale osservata (16°C), presentando un’anomalia di +1,5°C rispetto al valore climatico. Il 2016, con 15,8°C è il terzo anno più caldo dal 1971, registrando un’anomalia pari a +1,3°C. In questi tre anni gli incrementi più consistenti si sono registrati a Milano, con un’anomalia che si è mantenuta sopra ai +2°C. Nel 2016 l’anomalia più alta si registra a Roma (in media +2,4°C).
(TGCom 24)