27 Ago L’economia riparta dalla Green Economy
L’Italia deve rivedere i propri modelli di crescita e promuovere la Green Economy, perché può contrastare la crisi e dare slancio all’economia. Partono da questo assunto alcune “priorità e urgenze” che le Commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera suggeriscono al Governo indicando di metterle anche al centro dell’agenda europea durante il semestre di presidenza italiana. “La programmazione 2014-2020 – affermano – è una straordinaria opportunità per fare passi avanti nella giusta direzione”. L’ambiente “da vincolo deve diventare opportunità economica”, è il ragionamento che sorregge la ‘proposta di documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulla green economy’ (avviata dalle due Commissioni il 30 ottobre scorso) che sarà sottoposto a votazione alla ripresa dei lavori, a settembre.
Insomma, dice il documento di una sessantina di pagine, l’ambiente deve rientrare nelle scelte di fondo dell’azione del Governo. Fra le “priorità e urgenze”, si indicano – tra l’altro – una riforma fiscale ecologica; programmi per un migliore utilizzo delle risorse europee; investimenti – che si ripagano con la riduzione dei costi economici oltre che ambientali – per infrastrutture verdi, la difesa del suolo e le acque; innovare le procedure per i bandi pubblici e le gare d’appalto mettendo al centro la qualità; un programma nazionale per l’efficienza e il risparmio energetico che “deve diventare una priorità strategica”. Il volume di affari al 2020 “potrebbe raggiungere un valore di 350 miliardi di euro, con un’incidenza di 2 punti all’anno di Pil e ricadute occupazionali sul sistema industriale fino a 200.000 nuovi occupati”.
Fonte: tratto da Ansa.it