13 Giu Negoziati sul clima: le associazioni internazionali vogliono dire la loro
Con una colorata manifestazione simbolica, a Bonn, gli ambientalisti e altre organizzazioni della società civile hanno consegnato una dichiarazione con l’elenco delle richieste avanzate al Ministro per l’Ambiente del Perù Manual Pulgar-Vidal, a Laurence Tubiana, recentemente nominato delegato speciale per il Ministro degli Esteri francese, e al Vice-Ministro degli Affari Esteri del Venezuela Claudia Salerno Caldera, per motivare il loro rientro nei negoziati sul clima delle Nazioni Unite. Nel corso della manifestazione, le organizzazioni di tutti i Paesi tra cui sindacati, movimenti sociali, gruppi ambientalisti come il WWF, gruppi giovanili e di genere, gruppi cittadini locali e le ONG, hanno sottolineato l’esigenza di un’azione rapida e incisiva dagli oltre 198 governi degli Stati membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). L’obiettivo della manifestazione è stato inoltre quello di dare voce a coloro che già operano con l’urgenza necessaria per evitare i peggiori impatti dei cambiamenti climatici, la stragrande maggioranza della società civile di tutto il mondo, una realtà attiva, che i Governi non possono più ignorare. Nel novembre scorso le organizzazioni internazionali e della società civile avevano manifestato con un atto senza precedenti, uscendo in massa dai negoziati a Varsavia, la loro crescente insoddisfazione per la mancanza di concretezza dei negoziati sul clima. In tutto il mondo sembra evidente il crescente sostegno pubblico a favore dell’azione per il clima e della transizione verso l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.