Nobel per la fisica ai Led

Nobel per la fisica ai Led

Il Nobel per la Fisica è stato assegnato ai giapponesi Isamu Akasaki (85 anni) e Hiroshi Amano (55 anni), entrambi dell’università di Nagoya, e all’americano Shuji Nakamura (60 anni), che dal 1994 si è trasferito dall’università giapponese di Tokushima a quella californiana di Santa Barbara. I tre fisici  hanno inventato i Led (Light Emitting Diode), i rivoluzionari dispositivi elettronici che sfruttano le proprietà ottiche di alcuni materiali per produrre la luce in modo più efficiente dal punto di vista energetico e rispettoso per l’ambiente.
L’invenzione dei Led, rileva la Fondazione Nobel, è stata premiata ”nello spirito di Alfred Nobel”, che mirava a riconoscere il valore delle scoperte in grado di dare importanti benefici per l’umanità. I Led sono infatti in grado di produrre la luce in modo nuovo.
L’impatto di questa tecnologia potrebbe infatti essere confrontabile a quello della lampadina: ”come le lampade a bulbo hanno illuminato il ventesimo secolo, i Led saranno le luci del ventunesimo secolo”, scrive la Fondazione Nobel. L’invenzione dei Led blu risale all’inizio degli anni ’90, quando Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura sono riusciti per la prima volta a generare un fascio di luce blu da materiali semiconduttori. Fino ad allora esistevano soltanto Led a luce rossa e verde, ma da questi dispositivi non era possibile produrre luce bianca.
Per anni superare questo ostacolo è stata una vera scommessa per i fisici e la sfida prosegue costantemente per rendere i Led blu sempre più efficienti. Poichè un quarto del consumo di elettricità nel mondo si deve all’illuminazione, il Led permettono un risparmio notevole nei consumi e una maggiore efficienza. Basti pensare che la durata dei Led è di 100.000 ore, contro le mille delle lampade a incandescenza e del 10.000 ore di quelle a fluorescenza. E che l’attuale record di efficienza luminosa per i Led blu supera 300 lumen/Watt, pari a quella di 16 lampade tradizionali o di 70 lampade a fluorescenza.  Grazie ai led blu, infine, le persone che sul pianeta vivono senza reti elettriche (si stima che siano almeno un milione e mezzo) potrebbero avere reti a basso costo dal momento che per alimentare i Led bastano piccole quantità di energia, ad esempio prodotte dai pannelli solari.

Fonte: tratto da Ansa.it