14 Mar Una sedia da materiali da riciclo senza rinunciare al fai-da-te
Il riciclo e il riutilizzo sono aspetti importanti dell’economia circolare. Ridurre gli sprechi ed incentivare il riciclo diventano processi fondamentali se vogliamo contribuire a migliorare l’ambiente in cui viviamo. a conferma del suo percorso di sostenibilità, il colosso svedese Ikea lancia Odger, la sedia da materiali da riciclo. Sempre più nell’interior design si predilige la scelta di mobili riciclati, riadattati, rivisitati, fatti di materiali da riciclo o utilizzando materiali innovativi ed alternativi come il cartone.
Odger pur essendo composta da plastica riciclata e truccioli di legno non perde la caratteristica principale dei mobili ikea: il montaggio “home made”. Åsa Hedeberg, senior product developer presso ikea, afferma: “quando si apre la scatola della sedia Odger, ci sono solo quattro pezzi. c’è un manuale di come montarla ma è talmente intuitivo che non si ha bisogno di leggerlo”.
Molti grandi brand ed aziende propongono nelle loro collezioni mobili e oggetti d’arredo ricavati da materiali riciclati, coniugando sensibilità per l’ambiente e stile. Un connubio perfetto tra manualità ed ecosostenibilità. Tra i materiali più innovativi e sicuramente sottovalutato c’è ad esempio il cartone, materiale leggero, completamente riciclabile e molto più resistente di quanto si possa credere. Il cartone è il materiale scelto dall’architetto Shigeru Ban per realizzare un’intera cattedrale; di cartone è anche il letto Leafbed, ideato per le situazioni di emergenza come terremoti e altre catastrofi. Ma il cartone è solo un esempio dei diversi materiali che abbiamo a disposizione per realizzare mobili o complementi d’arredo. Non più di qualche mese fa sempre ikea ha realizzato una cucina i cui frontali sono stati ottenuti mescolando legno riciclato e bottiglie di plastica. Anche i tappeti possono essere ecologicamente sostenibili, basta utilizzare Polyester riciclato.
La sedia da materiale da riciclo è il perfetto esempio di come la cultura di uno stato intero possa essere trasferita nella propria economia. Qualche mese fa in Svezia il ministro dei mercati finanziari e degli affari del consumatore svedese, Per Bolund, si è fatto promotore di una legge che prevede il dimezzamento dell’iva per chi fa riparare biciclette, vestiti e scarpe piuttosto che acquistarne altri. “In questo modo – afferma Bolund – possiamo ridurre i costi e incentivare i cittadini a riparare i propri beni. In svezia è un momento di cambiamento, siamo più consapevoli che dobbiamo far durare le nostre cose più a lungo nel tempo. Solo così potremo ridurre il consumo di materiali”.
Sono molti gli esempi a livello europeo che potremmo citare e che ci aiutano a capire che ridurre il consumo di materiali e riciclare è un dovere per la salute del pianeta. In Germania l’ostello Superbude non si è limitato ad utilizzare una sedia da materiali da riciclo, ma, ha realizzato tutta la struttura con materiali recuperati: fogli di giornale per tappezzare le pareti, sedie rivestite con stoffe jeans, vecchi pezzi di legno utilizzati come tavolini, sturalavandini come appendi abiti. Superbude è un posto originale e coloratissimo dove l’austerità lascia spazio alla creatività e al riciclo. In Olanda il cocktail bar Vesper di Amsterdam fa del riciclo la sua mission grazie alla spiccata sensibilità ecologica del suo mixologist, Jules Bayuni. Nel bar tutti gli scarti della frutta vengono riciclati, non si usano cannucce di plastica ma pezzi di bamboo, metallo e persino i bucatini, tutti rigorosamente riciclati e riutilizzati dopo il lavaggio.
La sedia da materiale da riciclo targata ikea è solo l’ultimo esempio, in ordine cronologico, di una radicale trasformazione che sta avvenendo in tutta Europa (e nel mondo): siamo diventati più responsabili e meno spreconi.